“AGE-IT non è un progetto, ma un programma di ricerca, volto a rendere l’Italia un hub scientifico internazionale sullo studio dell’invecchiamento, nonché un laboratorio empirico per studiare l’invecchiamento della popolazione, assurgendo a benchmark per tutte le società che stanno invecchiando rapidamente” spiega il resposanbile scientifico Daniele Vignoli.
“Il punto di partenza di AGE-IT è rappresentato dall’eccezionalità della demografia italiana: l’allungamento della vita media è ai primi posti nel mondo, mentre la fecondità presenta i valori più bassi in Europa e tra i più bassi al mondo. Tali dinamiche demografiche forgiano una struttura per età caratterizzata da un invecchiamento senza pari. AGE-IT rappresenta il primo sforzo integrato e interdisciplinare a livello nazionale che unisce le eccellenze che studiano l’invecchiamento, tramite una triangolazione tra le forze delle scienze sociali, biomediche e tecnologiche".
"Attraverso un approccio olistico e di problem solving – prosegue Vignoli – cercheremo soluzioni biomediche, socioeconomiche e tecnologiche che rendano l’invecchiamento della nostra popolazione non una sfida ma un’opportunità per il nostro Paese. I risultati del progetto AGE-IT potranno rappresentare un gold standard, un esempio per molte altre popolazioni del mondo. La nostra – aggiunge – sarà una ricerca condotta nel massimo rispetto dell’uguaglianza di genere: abbiamo il 50% di ricercatori e il 50% di ricercatrici, e la metà dei nostri coordinatori di spoke e work package sono donne. A livello di Hub – conclude Vignoli – saranno operativi cinque board che assicureranno forte sinergia nel lavoro degli spoke: board etico, board scientifico, data management board, innovation technology transfert board, dissemination board. Guardando oltre i tre anni di AGE-IT, vogliamo creare un istituto nazionale sull’invecchiamento che in Italia manca e che invece è fondamentale per uno dei paesi più vecchi al mondo”.